Fase 2, 18 maggio. Conte: “Questo rischio dobbiamo accettarlo”

Ormai ci siamo. Manca poco alla Fase 2. Il premier  Giuseppe Conte ieri, 16 maggio, nel cortile di Palazzo Chigi  parla ai giornalisti, a debita distanza.

“Affrontiamo questa Fase 2 con voglia di ricominciare”, dice il presidente del Consiglio dei Ministri.

Chissà come andrà a finire. Domani è un altro giorno, ma ci sono timori, abbiamo tutti, o quasi, timori. Infatti Conte aggiunge: “Questo rischio, dobbiamo accettarlo. Altrimenti non potremmo mai ripartire”.

Nel frattempo dal 20 febbraio la nostra vita è cambiata. In molti aspettano il nuovo vaccino.

Comunque il premier sostiene che i dati di questa epidemia sono incoraggianti. Ma dobbiamo essere ed agire da persone responsabili. Tutti, indistintamente. Eppure con le Regioni c’è poco dialogo. Secondo Conte il piano nazionale predisposto “ci consentirà di tenere sotto controllo la curva epidemiologica e ci consentirà anche in caso di necessità di poter intervenire con misure restrittive” . 

Quel che è certo è che non si può aspettare il vaccino. E poi l’autocertificazione non serve più all’interno della regione, ma bisogna mettere la mascherina anche in questa Fase2.

Dal 15 giugno c’è la riapertura di cinema, teatri. Il 25 maggio riapriranno le palestre, centri sportivi e piscine. 

Conte assicura e dice: “Stiamo dando una mano a chi deve ripartire”.

Il 18 maggio sarà una partenza al buio tra guanti, mascherine  e gel disinfettanti. Tutti introvabili.

18 maggio, sempre più vicino. La Fase  2 ci aspetta.

 

 

 

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