L‘avevamo festeggiata e celebrata pochi giorni fa in occasione dei suo i100 anni, lo scorso 31 luglio.
Oggi, 9 agosto, è scomparsa Franca Valeri, un simbolo di cultura, ironia e gusto. Lei, la pioniera della femminilità femminile.
Di origine ebraica e di buona famiglia, Franca Maria Norsa, vittima delle leggi razziali, con quel nome d’arte preso dal poeta francese Paul Valery, aveva descritto con il suo stile unico ed inconfondibile ed aveva rappresentato le debolezze, di una società che stava cambiando.
Vizi e virtù interpretati attraverso figure come la Sora Cencioni, la Signorina Snob che per tanto tempo l’hanno tenuta prigioniera.
Una vita tra teatro e cinema e televisione di una donna che ha saputo farsi apprezzare dal pubblico, ma anche dal mondo degli intellettuali.
Insieme a lei anche il marito Vittorio Caprioli con il quale ha esordito. Tanto teatro, ma anche il cinema con Caprioli, come nel film che abbiamo rivisto giorni fa ‘Parigi o cara’.
Con Alberto Sordi firma momenti unici e memorabili, senza rimanere nell’ombra ed esprimendosi con tutta se stessa, come ne ‘Il vedovo’ nel 1959, dove appella il marito, Sordi ‘cretinetti’, la scena cult.
Ma Franca Valeri è anche tanta radio ed altrettanta TV con la regia di Antonello Falqui.
Inoltre, negli anni ’70 scrive ed interpreta sue commedie, fino al 2014, nonostante il morbo di Parkinson, che la affligge inesorabile.
Franza Valeri anche scrittrice come “Toh, quante donne!” (Mondadori, 1992), “L’educazione delle fanciulle. Dialogo tra due signorine perbene” (Einaudi, 2011) con Luciana Littizzetto.
Instancabile ed iperattiva tanto da interessarsi anche di musica, coadiuvata dal suo compagno il musicista Maurizio Rinaldi, tanto da creare il concorso Battistini per giovani cantanti.
Suo il Davide di Donatello alla carriera.
Scriveva: “La vita è piú veloce del previsto. Su molte cose ci si accorge con stupore di essere in ritardo.”
Addio Franca Valeri
Foto tratte dal web