Luca Attanasio ed Ettore Iacovacci, due italiani che hanno speso la vita a servizio della pace
Ieri, 25 febbraio, con grande commozione l’Italia ha salutato l’ambasciatore Luca Attanasio ed il carabiniere Vittorio Iacovacci.
La basilica di Santa Maria degli Angeli ha accolto i feretri dei nostri connazionali avvolti nel tricolore e portati a spalla, dagli uomini del XIII reggimento dei carabinieri.
Silenzio, commozione e dignità, in questa cerimonia dove spesso i primi piani sulla moglie di Luca Attanasio, Zakia Seddiki, con in braccio una delle figlie, Salvatore il padre dell’ambasciatore, la fidanzata del carabiniere Iacovacci, Domenica Benedetto,si sono fermati su questo dignitoso dolore, che è diventato anche il nostro.
Tre uomini: Luca, Ettore e l’autista Mustapha Milambondr uniti nello stesso tragico e drammatico destino.
Eppure la riservatezza, è stato il filo conduttore di questa situazione così tragica, anche come chiesto espressamente dalla vedova Zakia.
“La giustizia ancora una volta è stata disattesa. Luca e Vittorio sono stati strappati da questo mondo da artigli di una violenza stupida e feroce, che porterà altro dolore. Dal male viene solo altro male” ha detto in chiesa il cardinale Angelo De Donatis, nell’omelia.
Parole che ci fanno riflettere, indubbiamente, perché ci siamo resi conto che ancora una volta, abbiamo perso due connazionali che hanno speso la vita a servizio della pace, del bene.
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