Violenza sulle donne: nel 2020 un’aggravata situazione

La situazione femminicidi in Italia è peggiorata.

I lunghi e pesanti mesi di lockdown, con la  forzata coabitazione nelle case hanno scritto un lungo elenco di vittime nel nostro Paese, nello scorso anno (2020).

È emerso, infatti, dal report  dell‘Istat sugli omicidi che  nei primi 6 mesi 2020 la situazione si era ulteriormente aggravata, addirittura con un numero di delitti pari al 45% del totale degli omicidi, contro il 35% dei primi sei mesi del 2019.

Successivamente la percentuale è arrivata al  50% durante il lockdown nei mesi di marzo ed aprile.

Una triste pagina scritta con il sangue di donne che non sono riuscite a salvarsi dalla inaudita ferocia dei loro aguzzini. Le donne sono state automaticamente condannate a condividere notte e giorno con il loro molestatore che spesso, pur, è diventato il loro assassino. 

Giorno per giorno, ora per ora, dunque, questi precari equilibri si sono sgretolati in follia omicida, con una sequela di omicidi da brivido.

 Nel 2019 il numero dei femminicidi aveva raggiunto quota 101, nel 2018 la percentuale di uomini imputati di omicidio era stata del 93%.

Le case, le mura domestiche sono sempre più il luogo di efferate violenze, l’ambito affettivo-familiare, quindi, con una percentuale secondo l’Istat, nel 90% dei casi nel primo semestre 2020, ad opera di un partner, mentre del 61% ad opera dell’ex.

Secondo lo studio dell’ISTAT nel 2019,  i femminicidi sono stati 315, nel 2018 345, dei quali 204 uomini e 111 donne.

Nell’ambito familiare affettivo nel 2019 era  aumentato il numero delle vittime: 150 nel 2019 (47,5% del totale), con 93 vittime donne (ossia 83,8% del totale degli omicidi femminili).

Praticamente nel 2019  i 55 omicidi (49,5%) sono stati compiuti  da un uomo con cui la donna era legata da una relazione affettiva (marito, convivente, fidanzato) e 13 (11,7%) da un ex partner.

Nello specifico, il marito è l’assassino nel  70% dei casi, mentre tra gli ex prevalgono gli ex conviventi e gli ex fidanzati.

Il  2019  ha registrato un tasso di donne vittime del proprio partner è stato il  più elevato nelle Isole:  0,36 per 100 mila donne, contro lo 0,22 della media nazionale.

Per quanto riguarda le regioni, l’Abruzzo, la Liguria, l’Emilia Romagna, la Sicilia e la Sardegna, registrano  tassi da 0,45 a 0,36 per 100mila donne.

Youpol Polizia di stato violenza donne

Comunque è bene ricordare che la Polizia di Stato ha messo in campo da tempo, un’applicazione chiamata YouPol che permette all’utente di interagire direttamente con la sala operativa, che gestisce il pronto intervento, inviando segnalazioni ed anche  immagini di episodi di spaccio di stupefacenti, di bullismo ed appunto di maltrattamenti ed aggressioni alle donne.

1522 Numero anti violenza e stalking

Inoltre, è sempre attivo il 1522, ossia il numero verde contro la violenza e lo stalking, messo a disposizione dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il numero è sempre attivo, quindi, è utilizzabile 24 ore su 24 e può essere un primo ed importante aiuto per chi si trova in una situazione potenzialmente a rischio.

Quello che emerge, dunque, è che ormai le dinamiche sono conosciute, come i luoghi dei reati, come si può prevenire ed aiutare le vittime, ma non si  può sorvolare, assolutamente.

Alle donne non resta altro che  denunciare questi aguzzini.

Foto tratte dal web

 

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