Robertino, il senza fissa dimora che giocava nella Hellas Verona

Lo chiamavano “Robertino“, era di Oppeano, provincia di Verona, ed è morto a Roma. Era un senza fissa dimora di 64 anni.

Ieri, 25 gennaio, nella parrocchia San Pio X, il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa, ha celebrato il suo funerale. Con lui anche con il cardinale George Pell, monsignor Arthur Roche, segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ed una decina di sacerdoti.

Funerali in Vaticano, dunque, per l‘ultimo saluto a Roberto Mantovani, questo era il suo nome, ex calciatore della Hellas Verona che, dopo varie polmoniti, si trovava nel dormitorio di Binario 95, della stazione Termini. Un grande appassionato di calcio, con un passato da calciatore, fermato da un infortunio che non gli aveva permesso di realizzare la sua carriera.

Robertino, Roberto Mantovani
Roberto Mantovani

Quest’ultima parte della sua vita l’ha vissuta fuori le Mura Vaticane e chi lo ha conosciuto, lo ricorda come una persona solare.  Le maglie di alcune squadre di calcio che teneva nella sua valigia, le regalava, come reso noto dalla Comunità di Sant’Egidio. Era fatto così ‘Robertino’.

Al suo funerale c’era chi lo ha conosciuto a Roma, come i volontari della Comunità di Sant’Egidio, ma anche i poliziotti dell’ufficio di Piazza della Città Leonina.

Sarà sepolto ad Oppeano, il suo paese natale, accanto ai suoi  genitori.

Riposa in pace Robertino.

Foto tratta dal web

 

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