Perché le diete falliscono sempre?

Se anche tu hai fatto una o più diete nella tua vita, senza giungere mai ad una soluzione definitiva, sai di cosa sto parlando. Partiamo dal termine dieta che deriva dal greco díaita “modo di vivere”. Sì proprio così, la dieta non riguarda solo l’aspetto nutrizionale dell’uomo ma tutta la sua vita…ci hai mai pensato?

Ragionare a compartimenti stagni, sul nostro essere, è riduttivo e non ci consente di trovare delle soluzioni definitive a qualsiasi problematica ci riguardi, compresa la nutrizione. Questo sta a significare che l’unica soluzione è considerare ogni aspetto della nostra vita, partendo da quello più lontano dalla nutrizione…ebbene sì…ti confido che quello è proprio l’ultimo pensiero. Sicuramente ti sarai stupito, ma credimi, l’ho sperimentato su di me, l’aspetto nutrizionale si riequilibra naturalmente se ci rimettiamo in fase con noi stessi.

Tutto questo non significa che un biologo nutrizionista non sia necessario, anzi. Proprio avendo la conoscenza di questo, sa spingere i tasti giusti per impostare un progetto di “modo di vivere” rivoluzionato ma cucito, come un abito di alta sartoria, sulla persona che si trova davanti. Il percorso è ambizioso, avrà degli alti e bassi ma porterà a dei risultati eccezionali. Sarà un percorso costruito sulle esigenze del paziente, tenendo conto della totalità della sua vita ma, quello che più mi entusiasma, è che sarà un percorso costruito a 4 mani, perché non sarà un’imposizione, sarà un lavoro di squadra. Lo scopo è arrivare ad una soluzione definitiva perché il traguardo non è il semplice perdere peso ma arrivare ad uno stato di benessere totale.

Ma voglio fare una digressione. Io credo che l’essere uomo sia fatto di tre componenti che sono corpo, mente ed interiorità. Ognuna di queste componenti è costituita da altre sottoparti e variabili interconnesse. Dunque, affinché anche l’aspetto nutrizionale sia calibrato positivamente su noi stessi, è necessario lavorare su tutti questi compartimenti. Ma come fare? Parte tutto da prendere consapevolezza che c’è un lavoro da fare ed è impegnativo…d’altronde pensare il contrario è un errore grossolano perché se non siamo arrivati ad una soluzione definitiva fino ad oggi, come pensiamo di risolvere tutto in due minuti? Armiamoci di pazienza e già avremmo fatto metà del lavoro.

Bene, chiarito quale sia il mio punto di vista, cioè il mio metodo di lavoro, voglio farti partecipe su alcuni punti che mi stanno particolarmente a cuore quando mi interfaccio con un paziente che viene da me per avere il mio supporto. Innanzitutto, cerco di capire quali sono tutte le componenti che fanno parte di quella persona, perché hanno un peso importante, famiglia compresa. Infatti, solo analizzando in dettaglio tutte queste parti possiamo costruire un percorso che sia adatto. La questione fondamentale che vado ad indagare è lo stato di stress, perché ci sono passata in prima persona (lo approfondirò in altri articoli), e so che fa una bella differenza sul riuscire ad ottenere l’obiettivo. Ti confido che se sei stressato, cronicamente, beh lascia perdere la nutrizione…prima impara a gestire il tuo rapporto con la vita poi ripensa alla nutrizione. E non sto scherzando, stai proprio perdendo tempo e stai aggiungendo stress allo stress. Si, perché approcciarsi ad un nuovo stile alimentare è stressante per il nostro corpo e sommare stress emotivo a stress fisico non fa che peggiorare la situazione globale. Da tempo mi sto occupando di questi aspetti fondamentali che ho iniziato a curare durante una fase della mia vita e che voglio condividere con le persone perché hanno cambiato radicalmente il mio approccio ad essa.

Corpo, mente e interiorità, possono essere gestiti piacevolmente portando a scoperte inaspettate che molto spesso riguardano aspetti che sperimentiamo ogni giorno ma dei quali non siamo consapevoli. Questa, ti confesso, è la parte più bella che ho con l’approccio con le persone perché le riporta al vivere semplicemente e a ristabilire quei contatti che, con la nostra vita frettolosa, abbiamo perso. Lascio questo alone di mistero perché provo grande felicità quando vedo, negli occhi delle persone, quella gioia inaspettata e sincera. Tutto questo funziona come innesco per voler cambiare e voler mettersi in gioco per conquistare il nostro benessere.

Quello che ho sperimentato su me stessa è che, anche quando ero inconsapevole, la mia mente e il mio stato interiore avevano una grossa influenza sul mio corpo e viceversa. In quei momenti ho imparato a saper sfruttare questi meccanismi per ottenere dei risultati che mi ero prefissata. Ci tengo a specificare che inizialmente ero totalmente inconsapevole di quello che stessi facendo ma, col senno di poi, ho avuto una serie di intuizioni che mi hanno spinto a documentarmi in maniera molto approfondita. Con tutte le nozioni a disposizione, mi sono resa conto del lavoro che avevo fatto e che ancora sto facendo. Infatti, non nascondo che, tutto questo meccanismo, quando si instaura, è continuamente in evoluzione. La cosa più sbalorditiva, però, è che tocca tutti gli aspetti della nostra vita…dunque, una volta acquisito il sistema di funzionamento abbiamo uno strumento molto potente tra le mani da poter utilizzare in qualsiasi situazione. Ma non mi è bastato, perché ho sentito la necessità di sviluppare un certo approccio per poterlo testare su alcune pazienti che si sono rese disponibili, con risultati molto positivi, in alcuni casi….sorprendenti.

La base di partenza è riconoscere che siamo fatti di queste tre parti. Una volta compreso questo, si possono scansionare, pezzo per pezzo, tutte le componenti e lavorarci sopra. Essenzialmente, ognuna di esse, per funzionare bene, ha bisogno di essere nutrita e se pensi che puoi tralasciare una delle tre, anche qui, lascia perdere perché i risultati non arriveranno. Le tre parti sono legate l’una all’altra e se non curi una di esse, anche le altre sono destinate a sopperire. Cosa intendo con questo? Vorrei che pensassi alla tua vecchiaia…come la immagini? In salute o in malattia? Beh, se la immagini in salute, inizia a lavorare sulle tre componenti…non puoi fare altro…se hai intenzione di stare bene, impegnati, perché aumenterai, e di molto, le probabilità di stare bene. Se, invece, non hai intenzione di lavorarci, ti voglio sottolineare che la prima causa di morte in Italia, non sono i vari tipi di cancro, ma sono le malattie cardiovascolari (infarto, ictus e altre malattie del cuore) che rappresentano il 29,5% (https://www.istat.it/it/files/2017/05/Report-cause-di-morte-2003-14.pdf). Questo tipo di malattie sono legate all’eccesso di peso, per cui strettamente collegate al tipo di alimentazione che facciamo. Per cui se siamo in sovrappeso, il rischio che possano presentarsi malattie cardiovascolari aumenta. Un rischio elevato corrisponde ad una circonferenza della vita di 88 cm per le donne e di 102 cm per gli uomini (https://iris.unipa.it/retrieve/handle/10447/2546/189835/Card.Prat.Clin%202007.pdf). Insomma inizia a rifletterci…

Ma voglio darti una speranza, perché esiste un punto cardine che considero fondamentale per ottenere il nostro obiettivo, si chiama abitudine. Se fai una piccola riflessione sulla tua giornata tipo, ti renderai conto che è fatta da tutta una serie di abitudini. Dalla mattina, quando ci alziamo, fino alla mattina dopo agiamo in un susseguirsi di abitudini. Imparare a riconfigurare ci consente di fare la differenza. Nella mia personale esperienza, sono un campione, nell’instaurare nuove abitudini e questa peculiarità mi piace metterla a disposizione delle persone perché, mi sono resa conto, che si possono sostituire cattive abitudini con sane abitudini. Vale la pena, sicuramente, giocare un po’ con questo aspetto perché, anche qui, ci saranno dei risultati inaspettati. Inoltre, lavorare a piccoli passi, su tutte queste componenti, riuscirà a mettere in moto un meccanismo che saprà trasformare la nostra motivazione in forza di volontà. Si, perché il percorso, come sempre, prende vita sulla motivazione ma se questa poi non diventa più forte, ossia si trasforma in forza di volontà, allora ci sarà il fallimento.

Lo confesso, mi piace mettermi in gioco in tutti e tre gli aspetti, ma quello che mi piace di più è aver acquisito la consapevolezza di non avere limiti, perché i limiti siamo noi, nella nostra mente, che ce li mettiamo…e tutto questo voglio insegnarlo a te, non perché aumenti la mia autostima, solo perché so che potrai riappropriarti di cose semplici, basilari, elementari ma che possono darti un benessere come non avevi mai provato finora e so, perché lo provo, che tutto questo non ha prezzo…

Nel prossimo articolo approfondirò le abitudini per farti capire che potente strumento siano.

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Foto tratta dal web

Consigli di Bellezza e Salute con Irene Baldini Benedetta Campi e Farida PantellaFarida Pantella

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