Padre Giulio Albanese nominato da Papa Francesco tra i nuovi membri del Consiglio della Sezione per i Rapporti con gli Stati
Il sacerdote comboniano, giornalista e scrittore Giulio Albanese è stato nominato da Papa Francesco tra i nuovi Membri del Consiglio della Sezione per i rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Segreteria di Stato.
Come riportato dal sito del Vaticano, la Sezione per i rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Segreteria di Stato ha il compito, “in base agli artt. 49-51 della Praedicate evangelium, di attendere alle questioni che devono essere trattate con le Autorità civili. Ad essa competono: i rapporti diplomatici e politici della Santa Sede con gli Stati o con gli altri soggetti di diritto internazionale, ivi compresa la stipulazione di Concordati o Accordi; la rappresentanza della Santa Sede presso gli Organismi e le conferenze internazionali, avvalendosi, se necessario, della collaborazione dei Dicasteri o Organismi della Curia Romana competenti; il nulla osta ogniqualvolta un Dicastero o un Organismo della Curia Romana intenda pubblicare una dichiarazione o un documento afferenti alle relazioni internazionali o ai rapporti con le Autorità civili“.
In una rosa di Eminentissimi cardinali, dunque, come Luis Antonio G. Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione nella Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari, Michael Czerny, S.I., Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, anche Albanese, Direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali e dell’Ufficio per la cooperazione missionaria tra le Chiese del Vicariato di Roma.
La Segreteria di Stato, Segreteria Papale, ha il compito di coadiuvare da vicino il Papa nell’esercizio della sua suprema missione (Praedicate evangelium, art. 44).
Le origini risalgono al XV secolo, quando con la Costituzione Apostolica Non debet reprehensibile, del 31 dicembre 1487, venne istituita la Secretaria Apostolica composta da 24 Segretari Apostolici, di cui uno, chiamato Secretarius domesticus.
Padre Giulio Albanese in un post sul suo profilo Facebook sulla recente nomina nel darne la notizia ha così scritto: “GRAZIE A PAPA FRANCESCO PER LA FIDUCIA”.
Albanese è una figura particolarmente legata all’Africa. Basti pensare che ha studiato teologia a Kampala, in Uganda dove, tra l’altro, vi ha esercitato la sua vocazione missionaria.
In Africa venne rapito dai ribelli e salvato per “un miracolo” – come ha dichiarato lo stesso Albanese intervistato da Monica Mondo, a ‘Soul’ su Tv2000 nel 2023 – quando con tre confratelli “eravamo finiti sotto un plotone di esecuzione, …ho capito che era finita e mi sono lasciato andare…ho chiesto la grazia a Padre Raffaele Di Bari, ucciso l’anno prima dai ribelli…”
Sacerdote comboniano, ma anche florido giornalista, un eccellente comunicatore, che ha dato voce a realtà cruente del Sud del mondo. Tra le sue numerose esperienze giornalistiche, anche la CNN negli Usa, la fondazione di Missionary Service News Agency (Misna), ossia l’agenzia di stampa che ha saputo dare un grande slancio nell’informazione in quelle zone così martoriate. Lui che ha visto, con i suoi Confratelli, morire tanti civili, donne e bambini , in nord Uganda, quando negli anni ’90 vennero sequestrati circa 25.000 minori, ha dato voce a quelle popolazioni così martoriate.
Diverse sono le sue collaborazioni con le autorevoli testate giornalistiche internazionali ed italiane, come “Avvenire” l’”Osservatore Romano”, ma anche non cattoliche come “Radio Rai”.
Ha anche insegnato giornalismo missionario presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma.
Nel marzo del 2023 è stato nominato nuovo direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali e dell’Ufficio per la cooperazione missionaria tra le Chiese.
Numerosi i libri che ha pubblicato: saggi legati alla geopolitica, al giornalismo ed alla teologia missionaria, per non parlare dei numerosi premi giornalistici e letterari ricevuti.
Il presidente Carlo Azeglio Ciampi, nel 2003, lo aveva insignito del titolo di Grande ufficiale della Repubblica Italiana, proprio per meriti giornalistici nel Sud del mondo.
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