Gremese Editore augura a tutti buon anno invitando a scoprire le sue più recenti pubblicazioni della collana “Narratori francesi contemporanei”, a cura di Philippe Vilain, dedicata ai migliori talenti della letteratura d’Oltralpe.
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L’oro di Klimt di Alain Vircondelet
Nella sua prima traduzione italiana, a cura di Luigi Muneratto, il romanzo che esplora da vicino lo struggimento, la passione e i costumi di uno dei più grandi artisti del Novecento: Gustav Klimt. Tra quotidiano e pubblico, vicende piccanti, tradizioni e tendenze culturali della società viennese di inizio secolo, l’autore si addentra nell’universo klimtiano immaginando un viaggio nella sua mente, a contatto con la musa che ispirò il suo capolavoro, Il Bacio, dal germe della sua folgorazione alla semantica che si cela dietro l’immagine.
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Un’estate a Long Island di Alain Vircondelet
Un romanzo ricco di particolari, basato sulle testimonianze e i documenti inediti lasciati da Consuelo de Saint-Exupéry, l’amatissima moglie dello scrittore de “Il piccolo principe”, che insieme a lui ritrovò nel soggiorno di Long Island la passione coniugale perduta e assisté alla genesi, scritta e disegnata, di un manoscritto diventato leggenda. Un’avventura esistenziale breve ma intensa, che l’autore francese trascorse al contempo in passeggiate col suo cane Annibal e in qualche furtiva sortita a New York per raggiungere l’amante. Il tutto prima di imbarcarsi per la Francia nel marzo del 1943 e trovare la morte nel mar di Corsica, abbattuto con il suo ricognitore.
Alain Vircondelet (1947) è nato ad Algeri e si è laureato in Lettere alla Sorbona. Autore di libri tradotti in tutto il mondo – tra i quali le biografie di Marguerite Duras, Antoine de Saint-Exupéry, Albert Camus e Giovanni Paolo II –, per Gremese ha già partecipato allʼantologia Bella Italia (2021), diretta da Philippe Vilain. Per la sua attività è stato nominato in Francia Cavaliere delle Arti e delle Lettere.
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Pupetta di Philippe Vilain
Un romanzo ispirato alla figura di Pupetta Maresca che ne ripercorre la vita, dall’adolescenza fino alla scarcerazione nel 1965. Assunta Maresca, un personaggio balzato alle cronache nazionali per una vicenda che è un perfetto mélange di amore, onore e vendetta passionale, cresce nella Napoli degli anni Cinquanta, in un quartiere dove la violenza era all’ordine del giorno: Materdei. Giovane, bella, ambiziosa e con il desiderio di diventare un’attrice, nel 1954 incontra Pasquale – “Pascalone ‘e Nola” per i colleghi camorristi – e se ne innamora convolando a nozze. Appena ottanta giorni dopo il matrimonio, Pasquale viene assassinato da un clan rivale e Pupetta, che nel frattempo ha saputo di essere incinta, rimane improvvisamente vedova prendendo però una drastica decisione: vendicare se stessa e il marito. Ha così inizio la carriera di “Madame Camorra” che, con lucidità e acume, Vilain indaga e descrive ricostruendone la natura e restituendone quella determinazione e sete di rivalsa che l’hanno resa celebre in tutti i rotocalchi, e che ha dato spunto anche alla realizzazione di film e serie tv.
Philippe Vilain è docente di letteratura francese all’Università Federico II di Napoli. La sua produzione letteraria è molto studiata in ambito universitario, come dimostra la monografia recentemente pubblicata da Francesco Paolo Alexandre Madonia Philippe Vilain, l’amour en ses discours (Mimesis). Vilain è autore di romanzi di grande successo, pubblicati in Francia da Gallimard, Grasset e ultimamente da Laffont. Tra questi, sono editi in Italia da Gremese: Falso padre (2009), Non il suo tipo (2012, adattato per il cinema da L. Belvaux e premio internazionale “Scrivere per Amore”), La moglie infedele (2013, in Francia premio Jean-Freustié), La ragazza dalla macchina rossa (2018), Un mattino d’inverno (2020) e Napoli mille colori (2021). Ha curato volumi collettivi (Bella Italia, 2022, ed Écrivains d’Italie, 2023) e scritto saggi come il Quadernetto sulla timidezza (2011, Gremese) e La Littérature sans idéal (2016, Grasset).
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L’isola della Sentinella di Benjamin Hoffmann
Un mélange di noir, suspence, mistero, alla scoperta di un luogo inesplorato del pianeta, l’isola della Sentinella, situata a mille chilometri dalla costa dell’India, dove, sul finire del secolo, vive ancora l’ultimo popolo rimasto fuori dal mondo moderno, i Sentinellesi. Nessuno sa da dove provengano, che lingua parlino o quali siano le loro credenze: l’unica cosa certa è che da secoli respingono gli stranieri che si avventurano sulle loro coste, siano essi viaggiatori veneziani, coloni inglesi, naufraghi cinesi, bracconieri malesi, monarchi europei o missionari statunitensi. L’autore narra racconta la storia di questa comunità remota e al contempo quella di Krish e Markus, due amici con interessi diametralmente opposti, ma tormentati dalla stessa ossessione, quella per l’isola “proibita”. Il primo è un antropologo di origine indiana sposato con una donna americana; l’altro è un editore newyorkese non sposato, erede di un’enorme fortuna accumulata nel mercato dell’arte.
Benjamin Hoffmann (1985) ha studiato letteratura e filosofia in Francia, conseguendo poi un dottorato di ricerca alla Yale University. Docente presso l’Ohio State University, ha al suo attivo romanzi e saggi pubblicati in Francia e negli Stati Uniti, tra i quali American Pandemonium (2016), L’Amérique posthume (2019) e Les Paradoxes de la posterité (2019).
L’isola della Sentinella è il suo primo libro tradotto in Italiano.
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